21/07/2020
La pandemia è stata un disastro per quasi tutte le attività: alcune di loro hanno chiuso, ma altre non hanno voluto fermarsi e si sono dedicate con maggior impegno a capire come funziona il grande mondo del Web.
Durante il lock-down ho visto titolari di negozi cimentarsi con la pubblicità nei social tentando di tenere in vita le vendite della propria attività, mentre altri hanno iniziato a costruire il proprio sito Internet nella speranza di poter offrire ancora la propria merce nonostante la serranda abbassata.
Anche la clientela, nei tre mesi di chiusura totale, non è stata certo con le mani in mano e si è sbizzarrita nello shopping on-line.
Questo disastro sanitario ha anche però determinato un arricchimento della culturale digitale di massa e ha fatto conoscere alle persone l’esistenza di numerosi servizi fra i quali l’utilizzo delle videoconferenze o fare la spesa in-line. La piattaforma di videoconferenza ZOOM, ad esempio, è praticamente esplosa durante il periodo Covid (vedi qui https://bit.ly/3jpayGX).
MA TORNIAMO ALLE PICCOLE ATTIVITÀ
Il mio lavoro prevede una collaborazione costante con molte piccole attività e attualmente, dopo il Covid, stò riscontrando che (diversamente da prima) la cultura del digitale non è più un tabù per loro.
Prima del Covid, se avessi intrapreso con loro un qualsiasi discorso relativo ad un sito Web, mi avrebbero guardato con evidente forzata sopportazione e tutto ciò che entrava da un orecchio usciva dall’altro senza alcun interesse e consapevolezza di una reale opportunità innovativa facilmente comprensibile e realizzabile.
OGGI LE COSE SONO CAMBIATE
Incredibilmente ti ascoltano e cercano di capire come possono iniziare a costruire qualcosa nel Web anche loro. Tirano le orecchie e prestano maggiore attenzione anche se l’argomento è ostico.
Probabilmente iniziano a capire di dover recuperare il tempo perso e si impegnano maggiormente ad integrare la parte Web nella loro attività ritenendo finalmente tutto ciò opportuno ed indispensabile per completare qualsiasi attività di business.
Anche chi ha sempre sottovalutato la tecnologia in questo ambito, si stà pian piano avvicinando al mondo digitale tanto che, sempre più frequentemente, anche le "micro attività" finalmente, iniziano a pensare al loro catalogo on-line.
Il dado è tratto, vediamo cosa ci riserva il futuro.